FEDERICUS 2019: VIAGGIO A SPASSO NEL MEDIOEVO

Altamura è conosciuta in tutto il mondo come la città del pane, il prodotto profumato e fragrante dei campi di grano, dell’aria e dell’acqua del territorio. Negli ultimi anni, però, sta rivivendo di nuova popolarità grazie a un evento culturale che ogni anno, per un paio di giorni, trasforma la città pugliese in una macchina del tempo: Federicus. Se camminerete per le strade e i claustri di Altamura durante i giorni in cui avrà luogo l’evento vi sentirete trasportati indietro di secoli. Vi ritroverete immersi in un’atmosfera magica grazie a ricreazioni storiche e figuranti in costume.

L’evento, che da ormai otto anni anima Altamura, è nato dalla volontà di valorizzare il territorio. La rievocazione storica nasce dalla figura mitica di Federico II di Svevia che secondo la leggenda si trovò di passaggio presso la città dell’Alta Murgia e qui vi lasciò i propri soldati malati. Questi ultimi grazie all’aria salubre guarirono e perciò l’imperatore decise di celebrare questo miracolo con la costruzione di una cattedrale. Federicus ricordando questi giorni medievali trasforma il centro storico cittadino concentrandosi sui due assi, il cardo e il decumano, e sui quattro quarti, Latino, Greco, Saraceno, Ebraico, durante 4 giorni di intensi festeggiamenti.

Per questo 2019, l’evento si terrà dal 25 al 28 Aprile e girerà intorno a “Li Agi” che illustra il tema della triade dantesca “L’Amor cortese, li affanni e li agi” tratto dal XIV Canto del Purgatorio. Si racconterà principalmente del Carnevale medievale, attraverso carri trionfali e costumi. Anche quest’anno, quindi, le scenografie saranno spettacolari e dettagliate e in Piazza Duomo verrà ricreato un vigneto che rimanda a un vecchio detto altamurano, “i vign menz alla chiazz”. A precedere la festa però ci saranno anche tantissimi eventi culturali volti a diffondere e promuovere la storia e le usanze medievali così da preparare la città al grande evento.

Che aspettate? Prenotate presso La Dimora della Leonessa e catapultatevi nel XIII secolo.

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